L’alba, le prime luci, l’evaporare lento dei sogni, le cose perdute e quelle che avrai e un universo nuovo che ti circonda.

 

 

Era una calda mattina, poco prima dell'alba, il posto il Mar delle Andamane, su una barca per crociere subacquee

due cuori, svegliati dal rumore dell'amore e soprattutto dalla paura della prossima separazione, sono affacciati

alla balaustra del piano superiore. Il mare è tranquillo ma un furioso temporale tropicale imperversa nella zona.

La nave naviga veloce verso la sua meta, la nebbia sembra avvolgere tutto. Due corpi vicini e stretti sembrano

incuranti di quella situazione, il tempo scivola via, il temporale si esaurisce, torna il sereno e l'arcobaleno. Da li a

breve ti avrei accompagnata in aeroporto, le nostre strade si sarebbero divise ancora ma sarebbe comunque stato

un arrivederci, non un addio.

Il tempo ci ritroverà ancora insieme, Bali, con le mie lacrime nascoste dal buio dell'alba e il primo tempeh con il

riso. Labuan Bajo e l'isola dei draghi, il posto abbandonato ma i pensieri in sintonia totale. Poi le Petronas Towers

con le tue lacrime sotto la pioggia, mai saprò se erano false. A seguire la stazione di PUDU, quella di Sean Connery.

E quelle torri ritornerneranno ancora da noi, tutte colorate di rosso per il capodanno cinese, ma purtroppo

saranno quasi alla fine di tutto.

Le baby tartarughe sulla spiaggia a Sud di Martinica

Una spiaggia a Tenerife prima di un freddo inverno

In mezzo il radar di Lampedusa e i controlli della polizia militare. La spiaggia del pulcino e il temporale in barca all'alba.

Alcune volte da Primark o da Nando nella fredda città inglese, un letto piccolo che a me pareva persino troppo

grande, due cuori attaccati che parevano indissolubili.

L'acqua calda di Alcamo, la salita infinita di Segesta e la passeggiata a Ballarò e il panino con le panelle sul

castello al mare di Trapani con le le sue saline.

Le dune dell'Oman, Sur, Mashira Island e i sogni che volavano in alto con una pentola che non era una pentola.

Un altro deserto, quello dei Dhiram e dei berberi, due spiagge ventose, il Souq, e un sogno sulle spalle ma il

tempo era finito e il mondo stava già per crollare.

Quella barca naviga ancora in mezzo alla nebbia in quel mare da sogno, sono certo che i temporali non la

fermeranno, e sopra quella nave navigano anche i sogni che sono stati oscurati da scelte non sempre

condivisibili..... e, nonostante tutto, quella nave naviga ancora.

(17 maggio 2024)