IN MEMORIA DI AUDREY MESTRE

.....e poi un giorno leva l'ancora da Miami (Florida - USA) e con la barca va a Fowely Light, un "loro" posto, scivola nell'acqua, la sente viva, capisce che Audrey sarà li al suo fianco ogni volta che lui si butterà in mare. Pipin Ferraras ha deciso di riprovarci, scendere e ritrovarla. Il 12 ottobre 2003 a Cabo San Lucas, un anno dopo la tragica scomparsa della "sua" Audrey, ha indossato la  muta verde con la scritta sulla schiena "en tu memoria, Audrey". E' sceso giù fino al punto in cui lei lo ha lasciato, 170 metri, ha chiesto per favore, se qualcosa andasse storto, se dovessi perdere conoscenza, legatemi una cintura di zavorra alla vita e lasciatemi andare. Ce l'ha fatta, è sceso giù fin dove era arrivata lei, per un attimo ha provato la tentazione di non tornare ma poi, ha aperto gli occhi e ha rivisto la sua Audrey, i loro visi si sono sfiorati,come in un magico sogno.... quasi toccati, poi lui è sfrecciato su. La vita è strana, i ricordi si mescolano, riprovi a fare le cose che credevi di non saper più fare ed improvvisamente ti accorgi che il ricordo è un livido scuro che continua a dolere anche se in modo diverso. Cara Audrey, siamo come gli squali, non possiamo mai fermarci e dobbiamo continuare a nuotare.

 

Audrey Mestre, campionessa mondiale di apnea, detentrice del record No-Limits, moglie di Pipin Ferreras è morta nel tentativo di stabilire il nuovo record di profondità a -171 metri il 12 ottobre 2002 al largo dell'Isola caraibica di Santo Domingo. Un serie di coincidenze fatali ci ha portato via per sempre una campionessa che ha dato tutto per il mare.

 

Ciao Audrey