BARRACUDA POINT  - SIPADAN ISLAND - SABAH - BORNEO - MALAYSIA

MARE LOCALIZZAZIONE PROFONDITA' DIFFICOLTA' INTERESSE BIOLOGICO

CELEBES SEA

PRESSI ISOLA DI SIPADAN

 28 - 38 Mt.

MEDIA

ELEVATISSIMO

CORRENTE VISIBILITA' PERICOLI LOCALIZZAZIONE INTERESSE FOTOGRAFICO
VARIABILE DA NULLA A MOLTO FORTE DISCRETA, TALVOLTA SCARSA

CORRENTE TALVOLTA MOLTO FORTE

FACILE

ELEVATISSIMO

Quando parlo con altri subacquei mi piace dire che esistono, per fare immersioni, posti normali, posti belli, posti meravigliosi e poi, in tutt'altra categoria c'è SIPADAN ISLAND. E si, posso dire senza dubbio che questo è un posto dove ogni subacqueo dovrebbe immergersi, almeno una volta nella vita.

Ai tempi in cui era ancora possibile soggiornare sui piccoli bungalows direttamente sull'isola (chiusa dal gennaio 2005) mi trovai a fare una Check dive, prima immersione della mia prima volta a Sipadan, dopo quei 30 minuti passati alla profondità massima di 18 metri capii che "quel posto" era davvero "diverso".

La sveglia è suonata alle 5.00, si intravede un pò di luce all'orizzonte, al diving ci sono già gli altri 5 mie compagni di avventura, come al solito sono l'ultimo, faccio un controllo rapido dell'attrezzatura, mi infilo la muta da 3 mm, prendo pinne, maschera e macchina fotografica e saliamo sulla "speed boat". Qualche minuto più tardi le "palafitte" di Kapalai sono oramai alle spalle, davanti a noi solo un mare incredibilmente piatto e sullo sfondo l'isola di SIPADAN che ci aspetta.

I venti minuti di trasferimento passano velocissimi, i primi raggi di sole lambiscono la barca e le palme dell'isola di SIPADAN, la nostra guida si lancia in un breve e approssimativo briefing in  inglese/malese, un occhio all'orologio, sono le 5.50, tutti siamo pronti, giù in acqua.

Fin dai primi metri è possibile vedere formazioni di corallo coloratissime e migliaia di pesci di ogni tipo aggirarsi intorno al reef appena illuminato dalla luce del giorno.  Dopo pochi minuti, ecco la parete di Barracuda Point, non si vede il fondo, però intorno già si vedono le prime tartarughe e soprattutto una coppia di squali pinna bianca guarda, con un pò di curiosità, il gruppo di subacquei e poi si allontana verso la parte meno profonda del reef alla ricerca di cibo.

Siamo a 15 metri, ci guardiamo e non abbiamo bisogno di altri segnali, ci allontaniamo dalla parete per andare nel blu alla ricerca di altri incontri particolari: sono già passati cinque minuti, la profondità adesso si avvicina ai 40 metri, il blu si fa molto più scuro, tutti gli occhi scrutano nel nulla a cercare qualche sagoma che, magicamente, si materializza dopo 10 minuti. Quattro imponenti Squali martello, una decina di metri sopra di noi, disegnano grandi cerchi e si stagliano nel contrasto con la luce che arriva dalla superficie. Risaliamo di qualche metro per scattare qualche foto e loro, più incuriositi che spaventati, ci girano intorno quasi fare da modelli per fotografi subacquei più entusiasti che mai. Qualche minuto e poi si allontanano nel blu.

Mentre torniamo verso la parete ecco un altro incontro: due squali grigi di notevoli dimensioni si avvicinano per osservarci, giusto il tempo di qualche scatto e poi anche loro si perdono nel blu.

Ecco che si materializza la parete, siamo a -32, appena il contatto visivo ce lo permette, ci rendiamo conto che stiamo "volando" per effetto di una corrente abbastanza forte. Una rapida occhiata al computer ed è già ora di risalire ancora, siamo alla prima della giornata e non possiamo permetterci di accumulare troppo azoto per evitare di essere troppo penalizzati nelle immersioni successive.

A pochi metri dalla parete che, per effetto della corrente ci sfila davanti molto veloce continuiamo ad ammirare formazioni coralline di una bellezza indescrivibile circondate da innumerevoli forme di vita. Di fronte a questo spettacolo anche gli amanti della "macrofotografia" non riescono a concentrarsi sulle cose "piccole" perchè ci sono continue interruzioni per gli avvistamenti di tartarughe, batfishes, altri squali pinna bianca e soprattutto una coppia di aquile di mare che sfilano verso la parte bassa del reef.

Siamo ancora a -20, risaliamo ancora verso la parte alta del reef, ci infiliamo nel Canyon sabbioso che si estende parallelo alla parete e incontriamo una distesa di anguille giardiniere che si ritirano al nostro passaggio. Verso la fine troviamo ancora 4 squali pinna bianca che si riposano cullati dalla corrente. Loro non gradiscono le attenzioni "fotografiche" che vogliamo dedicargli e si allontanano di qualche metro e si riposano pigramente sul fondo sabbioso.

Sentiamo un suono, ci voltiamo e vediamo l'accompagnatore "locale" che cerca di richiamare la nostra attenzione: ha trovato un bellissimo esemplare di Leaf fish viola (pesce foglia). Siamo a soli 8 metri di profondità e quindi approfittiamo del soggetto per scaricare un pò di azoto.

Ci guardiamo un pò intorno e gli occhi attenti del mio Dive Buddy trovano un bellissimo esemplare di Cromodoris Coi, un nudibranco dalla livrea bellissima e qui le foto non si contano.

Dopo 5 minuti siamo già a fare la "safety stop" a 5 metri, intorno vediamo ancora una coppia di tartarughe e un gruppo di pesci pipistrello che ci ricorda che quel fondale che stiamo lasciando è Sipadan Island.

L'ultima tappa è la risalita, il sole è già alto sull'orizzonte, l'isola di Sipadan si mostra in tutto il suo splendore ma già si sente il rumore del motore della barca che viene a recuperarci....... il sogno è finito, si torna alla realtà con un arrivederci a Sipadan, isola dei sogni.

Vedi le foto di Sipadan