Ma se prendo un brevetto PADI ha lo stesso valore di un brevetto NAUI o CMAS ??

Ma se prendo un brevetto FIPSAS o FIAS, posso immergermi anche all'estero ? Il mio brevetto viene riconosciuto ?

Ho fatto un corso base con l'SSI posso fare il corso advanced con la NAUI ?

Voglio fare un corso IDEA, sarà valido ? Mi devo fidare ?

Voi non potete immaginare quante volte, in questi anni in cui ho svolto l'attività di istruttore subacqueo, mi sono sentito fare queste domande. Purtroppo in un settore in cui lo sviluppo è stato enorme e il numero di appassionati è in continua crescita, come la subacquea la concorrenza è molto forte e talvolta, complice qualcuno non troppo onesto, le informazioni non sono state troppo corrette. E così si assiste sempre di più al fenomeno del "pollo spolpato" ovvero il sub neofita che, finito nelle mani dell'istruttore sbagliato, si prende il brevetto di primo livello, va a fare 5 o 6 immersioni e poi abbandona la "carriera" per svariati motivi (i figli, il costo, il mare lontano, la salute etc etc)

La verità è che la corsa al brevettare il maggior numero possibile di subacquei ha portato ad una costante ricerca di clienti eall'offerta di corsi a prezzi sempre più scontati da un lato e alla nascita, quasi da un giorno all'altro di didattiche nuove, quasi sempre figlie di una "costola" di questa o quest'altra didattica.

Non è raro in effetti trovare qualcuno che offre corsi a prezzi scontatissimi, quasi regalati, lasciando quindi presagire un "affarone" che poi si rivela un vero "bidone" nel momento in cui ci si rende conto che nel prezzo non erano compresi: il Kit didattico, l'attrezzatura a noleggio o l'emissione del brevetto.

Ma tutta questa premessa non toglie certo i dubbi delle domande esposte sopra riguardanti le diverse didattiche. Questo perchè purtroppo non esiste una risposta certa e definita. La realtà può essere definita in questo modo: Ai fini del noleggio delle attrezzature e dell'accesso ai centri sub (diving center) in Italia non ci sono differenze tra i possessori di vari brevetti. All'estero le cose sono un pò diverse ma, in realtà, non così tanto. Il pericolo di arrivare in un meraviglioso paradiso tropicale e vedersi negata la possibilità di immergersi è più una cosa teorica che pratica. A parte alcuni paesi un pò "duri" con i brevetti stranieri (Francia in primis) le immersioni sono quasi sempre possibili.

 

Ma allora, mi conviene andare a prendere il brevetto più economico o più comodo che trovo e usare quello ?

La risposta è NO !!! Il problema è di fondo, le immersioni subacquee, nonostante lo sviluppo delle conoscenze e della tecnica sia sempre più sicure espongono sempre ad un rischio. Se poi si considera che la maggior parte degli incidenti subacquei sono legati ad errori umani o imprudenze credo che affidarsi al caso sia davvero un rischio inutile. Voglio svolgere un'attività sportiva ? meglio farlo con la giusta preparazione che, in molti casi, mi mette abbastanza al riparo dai rischi anche se poi farò immersioni solo "una volta all'anno quando vado a fare un viaggio sul Mar Rosso". Questa è una delle cose più frequenti che mi sono sentito dire per giustificare una formazione subacquea approssimativa. In realtà rischia di più chi si immerge poche volte rispetto a chi si immerge con frequenza.

Ma allora come faccio a sapere quale didattica scegliere ? NAUI, PADI o SSI ? CMAS, FIPSA, PSS o IDEA ? Che confusione !!

In realtà l'errore più grosso è quello di considerare la subacquea in base alle sigle, non è così la questione: quello che conta è l'istruttore. Lui ci prende per mano da esseri "terrestri o quasi" e ci guida lungo un percorso definito (dalla didattica appunto) che ci porterà a trascorrere una parte del nostro tempo sotto la superficie. A questo punto la scelta deve cadere su di un istruttore bravo, preparato, sicuro, affidabile e soprattutto onesto. L'obbiettivo è imparare ad andare sott'acqua per divertirsi in sicurezza, appassionarsi e più di ogni altra cosa, proseguire nella "carriera" sub evitando di diventare un "ex subacqueo". Quindi la prima cosa da fare è parlare con la persona che ci farà il corso, chiedere come verrà articolato, quali obbiettivi didattici ci si pone e soprattutto qual'è il percorso per raggiungerli. Ricordiamoci che per andare sott'acqua è necessario acquisire una certa familiarità con le attrezzature e soprattutto entrare in sintonia con l'ambiente marino, non bisogna mai dimenticare che la passione è quella che ci porta a vincere le paure e a scendere sotto la superficie.

Quindi come deve essere questo istruttore ?

Le caratteristiche di un buon istruttore subacqueo sono molte ma di certo deve essere:

Chiaro e paziente nelle spiegazioni avere una sufficiente esperienza didattica, evitare atteggiamenti modello "rambo", una grande disponibilità verso gli studenti e soprattutto comprensione delle difficoltà. Diffidare sempre di quegli istruttori che dicono che "tutto è facilissimo, nessun rischio, in una settimana ti porti a casa il brevetto !!!". Il brevetto sub è un percorso che porta i subacquei ad una "autonomia" ed una "sicurezza", nessuno può dire, preventivamente, quanto tempo occorrerà. La risposta su quanto deve durare un corso sub dipende solo dal raggiungimento degli obbiettivi, questo è quello a cui bisogna mirare.

Ma quindi quanto deve durare un corso sub di primo livello ?

Il mio primo corso sub (1985) è durato 8 mesi, da ottobre a veder piastrelle in piscina alla prima immersione al "Cristo degli abissi" verso la metà di maggio. Oggi si vedono subacquei brevettati in tre giorni nei villaggi turistici. Ribadisco quanto detto sopra, l'importante è il raggiungimento degli obbiettivi e la sicurezza.

Se ti sono rimasti ancora dei dubbi, non esitare a contattarmi.