Life is like a gift, wrapped up for you everyday
Open up and find a way to give some of your own.

 

Notte come tante davanti, sorrisi, parole, fogli di carta e biro con la speranza che poi non sia troppo dura e la mattina arrivi in fretta.

L'ordinario è ordinario, il quotidiano si confonde nelle ore buie di questa notte piena di stelle, il freddo di dicembre nell'aria sembra tagliare i volti di chi corre nella notte verso le "solite cose", il clima natalizio sembra già avvolgere questa Torino con le corse ai regali e abeti già addobbati per le prossime feste. Tra altre parole, altri sorrisi, altri scongiuri nessuno pensa, nessuno sa che il nuovo irrompe sempre nella vita di chi crede che tutto sia sempre uguale. L'imprevedibile entra sfondando la porta e non si sa mai dove ti condurrà.

Poi mentre il silenzio sembra avvolgere la notte e i suoi protagonisti ecco nuovi lampi dell'imprevedibile, l'eco di una radio sullo sfondo riporta tutti alla realtà. Una breve distanza separa il buio e la notte dal grande portone...... sirene e lampeggianti svegliano la notte, animi che si riprendono, si attivano, cuori che battono.

Nessuno può credere, nessuno poteva immaginare, sette vite, sette storie, sette famiglie bruciate in un attimo, il dolore, il terrore, la paura, la consapevolezza. Altre parole, diverse, nessun sorriso, solo smorfie di dolore. La notte si è svegliata in fiamme e olio bollente, ancora paura, bugie dette a chi già sa che non rivedrà più le persone che ama. L'odore acre di fumo nell'aria, le fiamme ancora alte, le immagini appena viste sembrano irreali, tutto sembra un incubo e si aspetta con ansia il risveglio che non arriverà.

Le grida, le parole e i timori delle vittime sono segnate in modo indelebile nella mente di chi li ha incontrati, di chi li ha sentiti, di chi ha parlato con loro.

Ancora sirene, tantissime, centinaia di mani all'opera per fermare il fuoco assassino, altre per cercare di strappare sogni alla morte.

L'edificio ancora fumante, sull'asfalto freddo il gelo assorbe una vita, ingloba sogni, speranze e sorrisi. Un corpo nero, fumante accompagnato sul selciato da braccia della casualità e del dramma. Sgomento, rabbia e delusione in chi ha, comunque, provato a cambiare il corso delle cose. Pianti lontani di chi ancora non sa che non vedrà mai più il suo papà.

Scorrono le ore di questa notte maledetta, ora tutto è più calmo, la mente ripercorre mestamente il  dramma umano appena vissuto, ancora le parole sono cornice e tela di questo quadro di persone unite da un'unica esperienza di vita e di morte, persone che si scambiano impressioni, emozioni, paure, ricordi che sono le cicatrici invisibili lanciate nel tempo.

All'alba tutto sembra tranquillo, la notte maledetta sta per finire, la città si sveglia e ancora non sa la verità. Si riordinano le idee e le attrezzature e, ancora una volta le parole sono protagoniste di questa storia di fuoco, orrore e vittime.

I giorni che seguono sono stillicidio inesorabile di media assetati di notizie, di scoop, di immagini e di interviste...... i giorni che seguono sono un inesorabile conteggio di vittime che cresce inesorabilmente.

Ancora le parole, tutti sapevano, tutti avrebbero voluto, tutti avrebbero potuto: ma se è così perchè questo incubo di corpi bruciati che camminano nella notte..... forse chi poteva, chi voleva non vedrà mai e non saprà mai cosa hanno visto gli occhi di chi quella sera, vittima o protagonista, ha avuto un ruolo in questa fatalità.

Le persone che contano provano a riempire di parole i vuoti incolmabili di chi non c'è più, e delle persone che aspettano qualcuno che non tornerà.

Natale, Capodanno, un nuovo anno..... tutto svanirà per chi ha parlato, per chi voleva e poteva. Bisogna chiedersi cosa resterà invece a chi non ha più o a chi c'era.

 

Queste righe sono un pensiero alle 7 vittime della tragedia della Thyssenkrup di Torino che nella notte del 6 dicembre 2007 sono state inghiottite da un'onda di fiamme e olio bollente, alle loro famiglie e a tutti coloro che, quella notte, hanno operato per portare soccorsi nel luogo dell'evento. Un ringraziamento personale a Loredana, Rita ed Armando.