Non smettere di amare
solo perchè qualcosa è andato storto,
non smettere di
credere che le cose andranno meglio,
Cerca di essere colla
che unisce e non lama che divide .
Era il
tardo pomeriggio di un giorno di primavera, Genova era battuta da
una pioggia incessante. Io arrivo in auto a prenderti alla
stazione, tu esci un po' inzuppata, la giacca rossa inguardabile,
la borraccia della Mares, sorridi... da anni la mia mente è
perdutamente persa per te, ti guardo, andiamo a prenderci due
pizze nel cartone che mangiamo in auto nel piazzale dei
traghetti, di li a poche ore saremmo partiti insieme per la
Sardegna. Lo decido in quel momento, voglio fare di tutto per
passare il resto della mia vita con te. Ce la voglio mettere
tutta per darti il meglio che posso, sei stata un sogno, voglio
che ora diventi la mia realtà. Qualche giorno in barca insieme,
mi perdo nei tuoi occhi, mi scopro innamorato, ed è bellissino.
Da quel
momento viaggi su e giù per l'Europa, la dove non ero mai
arrivato ma ora ci sono, e poi Lampedusa, Martinica, Tenerife,
Sicilia, Oman, Thailandia, Malesia, Singapore, Marocco... un
viaggio infinito, io che mi sento parte di te, parte di qualcosa,
io che davvero penso di aver trovato l'altra mia metà.
Ho paura
di perderti, ti ripeto più volte. "tanto pathos, tanto
thanatos", vorrei che tutto questo durasse per sempre.
Ottobre,
il sogno si completa, l'amore sembra perfetto... ma la vita è
strana, talvolta mischia le carte, un po' da e un po' toglie. Non
sarebbe giusto, ora, mettere da parte ciò che è stato.
Arriva
dicembre, il castello crolla, tutto ciò che c'era, affinità,
attrazione, complicità, sogno, sembra svanito, scomparso, tu
parli di stanchezza, metti distanze incolmabili, smonti tutto,
distruggi senza che io possa capire il perchè. Provo a
recuperare ma tu sei già oltre, sei già avanti.
Arriva la
primavera, non sono passati nemmeno due anni dal quel giorno di
pioggia a Genova e le parole scritte:"nessuna possibilità
di ricostituzione del nucleo famigliare" non lasciano dubbi
qualora ancora ce ne fossero.
Forse la
rabbia prende il sopravvento però, guardando indietro, sono
stati mesi di sogno e magia, mesi incredibili, ho creduto che tu
fossi un nuovo inizio, che tu fossi quel futuro felice che
pensavo di aver trovato e di meritare. I tuoi abbracci, i tuoi
baci, la tua presenza sono stati il carburante della mia
esistenza. I piatti di bambù non sono bastati, ci siamo tirati
le tazze e i bicchieri,
Sapevo
che tutto finisce ma credevo che io e te saremmo potuti andare
molto più in la... ora non ci rimane che cercare di non fare
troppi pasticci con quella meraviglia che da ottobre ha riempito
le nostre vite...non merita le nostre sciocchezze.
Cosa dire,
nessun rimpianto, nonostante tutto, grazie per avermi regalato un
sogno. Anche nei tempi che verranno, quando thanatos lascerà il
campo, rimarrai la cosa più bella che mi è accaduta.