"LIBBI"

 

Se mi chiedessero di descrivere com'è fatto un sogno, non esiterei un solo attimo: sei tu Libera.

Non sei arrivata per caso, ti abbiamo voluta, ti abbiamo desiderato e ti abbiamo aspettato.... nemmeno troppo a dire il vero.

Ho incontrato i tuoi occhi, inaspettatamente, in una gelida sera di ottobre, da alcune ore stringevo la mano di tua mamma in quella saletta, avevo paura, lo so bene che queste cose sono "normali", ma tu avevi deciso che era arrivato il momento di uscire anche se non era ancora scaduto il tempo. 18 ottobre, 21,35, eccoti qui, quasi a sorpresa, ci sei tutta, i medici un po' fanno terrorismo, l'anca, la glicemia, il piedino torto, l'orecchio, ma tu sei una combattente e da subito fai valere il tuo carattere e non ti interessa la parola "pretermine", pochi giorni e sei a casa....

Saresti dovuta nascere nel Regno Unito, la doppia cittadinanza e invece.... la fredda Torino.

Sei bellissima, mi innamoro di te ogni volta che ti guardo, ogni volta che ti prendo in braccio, ogni volta che incontro il tuo sguardo.

Sei lo "sgorbietto" più bello del mondo. Da subito fai capire a tutti che ti piace l'acqua e la piscina e anche viaggiare non è così brutto, da Singapore a Kuala Lumpur in autobus, poi una barca, il mare, le passeggiate nel marsupio, cavolacci quanto pesi, hai solo 3 mesi e due genitori che ti adorano.....

Ovunque andrai, qualunque cosa farai e ovunque ti porteranno i casi della vita ricordati che "papi" ti vuole un bene infinito e che ha fatto e continuerà a fare ogni cosa possibile per starti vicino e vederti crescere.