Possa la tua essenza librarsi libera nell’aria, nei boschi, sui mari e nei cieli rossastri. Quando rugiada tornerai o, semplice soffio, vibra ancora un istante, l’istante che racchiuderà una nostra consapevolezza. (Laerte)

 

 

 

 

 

 

…..forse se avessi saputo che uscendo da quella porta, in quel freddo e umido giorno di novembre, non ti avrei rivisto più, ti avrei stretto forte, ti avrei detto ancora un volta grazie per tutto quello che hai fatto per me, per i tuoi infiniti sorrisi, per le tue attenzioni, per i tuoi consigli e per avermi accompagnato per tutti gli anni che ho vissuto dalla mia nascita fino al giorno in cui mi hai salutato per l'ultima volta con il tuo “fai attenzione”. Te ne sei andata mentre ero lontano ma in realtà io e te non siamo mai stati lontani, forse per questo, nel momento in cui hai lasciato questo mondo un brivido e un crampo allo stomaco mi ha colpito, 6000 km più a ovest, Duval Street. Poco dopo la telefonata che mi portava la notizia che non avrei voluto sentire. La vita è così, non si può cambiarne il corso anche se accettare quanto accade, talvolta, è difficilissimo.

 

Ogni volta, ogni volta che preparerò un budino alla vaniglia, ogni volta che risentirò quel profumo il mio pensiero verrà rapito dal tuo ricordo, quando ero piccolo, e poi anche più avanti, mi piacevano così tanto e tu me ne facevi tantissimi.

 

Sai nonna quanto è difficile scrivere in poche righe una storia come la nostra, impossibile riassumere i sorrisi, gli abbracci, i rimproveri, i momenti felici, le arrabbiature, i consigli ma, su  tutto, il modo con cui sei riuscita a farmi sentire parte del tuo cuore. Il modo in cui sentivo il tuo  

infinito “volermi bene” che ovviamente ricambiavo.

 

 

Da novembre 2012 non ci sei più, inutile descrivere il vuoto che hai lasciato, superfluo dire che la sofferenza del tuo vuoto è struggente, so bene che tutto quello che avresti voluto per me sarebbe stato il mio sorriso. Tante volte mi avevi parlato del lungo viaggio che avresti dovuto fare e sempre io ti rispondevo che “c'era tempo”, “che la tua presenza era importante” e che anche “senza fiato e con i dolori” eri la mia nonna meravigliosa. Ti dicevo sempre che nella vita c'è un periodo in cui vali per quello che fai, in altri vali per quello che sei......proprio da quando non ci sei più ho provato il vuoto della tua assenza.

 

 

Ora che i dolori non ti tormentano e che il fiato che tanto ti mancava non ti fa più dannare, immagino la fine della sofferenza, anche se il mio pensiero non lo considera voglio immaginarti da qualche parte a sorridere guardando NOI correre in questa vita che deve andare avanti. Io posso solo dire che corri con me, in ogni alba e in ogni tramonto, in ogni sorriso ed in ogni lacrima, nei momenti sereni e nei, molti in questo periodo, momenti difficili.

 

 

MAX