La società perdona i peccatori ma non perdona i sognatori. OW
Una sola cosa non riesco a perdonarti, la rabbia, la rabbia con la quale mi hai costretto
a cacciarti dalla mia vita, dalla mia pelle, dai miei ricordi, dalla mia quotidianità che pareva un sogno.
Ho preso una grande forbice e ho dato un taglio netto a tutto quello che era il passato, a quello che eravamo
"noi" ho separato quello che sei realmente da quella che credevo che fossi e che ho amato così profondamente,
ho detto addio alla prima e ho cancellato la seconda. E' stato un addio rumoroso, gridato ma trattenuto,
un addio di parole non dette, di sguardi mancati, io me ne vado così nel silenzio assordante di una sconfitta,
di un grande errore di valutazione, come quando finisce una guerra, probabilmente, non esistono finali
sussurrati in pace, con i sorrisi, probabilmente ogni grande amore quando finisce fa un frastuono dentro, ti perdono
ogni cosa tranne la rabbia che mi hai lasciato dentro, vorrei non sentirla, vorrei non sentirti, solo più
quella mi lega a te ormai, la rabbia, del tempo perso, delle bugie, dell'inganno, del tuo continuo nascondermi
della via smarrita che forse non è mai stata nemmeno una via, dell'ennesimo muro, della diffidenza, della
delusione, dell'avermi tolto i sorrisi e gli attimi di Libera solo così, per vendetta, il ruggito inutile di una
perdente, l'ultimo tentativo vano di colpirmi, di ferirmi, solo quella rabbia non ti perdono.
Mentre pensi di aver vinto in realtà hai già perso ma ancora non te ne rendi conto e soprattutto hai
trascinato nella sconfitta la nostra bimba, che di certo colpe non ne aveva.
E lo hai fatto togliendole un papà, uno di quei papà veri, di quelli con la P maiuscola, di quelli che vorrebbero
esserci.
E soprattutto non dimenticarti mai che chi rimuove velocemente una persona dalla mente e dal cuore
ha solo finto, non c'è altra spiegazione. Non c'è spiegazione al motivo per cui ho continuato a dirti che
non avrei dovuto fidarmi e, invece, mi sono fidato.
26 luglio 2024