RICHELIEU ROCK - MAR DELLE ANDAMANE - THAILANDIA

9°21'82" N  97°5'01" E

MARE LOCALIZZAZIONE PROFONDITA' DIFFICOLTA' INTERESSE BIOLOGICO

MAR DELLE ANDAMANE

EST DELLE ISOLE SURIN

 32 Mt.

IMPEGNATIVA

ELEVATISSIMO

CORRENTE VISIBILITA' PERICOLI LOCALIZZAZIONE INTERESSE FOTOGRAFICO
MODERATA O FORTE DISCRETA, TALVOLTA BUONA

CORRENTE

FACILE

ELEVATISSIMO

La grande barca da pesca riadattata per "liveaboard" ha solcato nella notte una buona parte di questo mare delle Andamane ed eccoci alle 5,30 del mattino in prossimità di Richelieu Rock, uno scoglio semiaffiorante nei momenti di bassa marea non lontano dal remoto arcipelago delle isole Surin e a ridosso del confine con il Myanmar (ex Birmania). Questa notte ho dormito poco, un pò per i motori e un pò per l'emozione di tornare ancora qui, a 50 miglia dal porto di partenza, nel pieno di un mare bellissimo che regala spettacoli affascinanti. Lo sguardo verso l'orizzonte, nessuna barca in zona, ci ancoriamo direttamente alla boa prevista dall'ente parco.

Alle 6.00 sveglia per tutti, prima colazione leggera e poi briefing di preparazione. Tutti hanno ancora negli occhi le immagini dell'ultima immersione di ieri sera a Koh Tachai mentre la guida ci illustra il sito di immersione, ci spiega qual'è il modo migliore di affrontare questa immersione impegnativa dove è possibile vedere ogni tipo di pesce e, diciamolo a bassa voce, anche il mitico squalo balena. Nel briefing viene dato un ampio spazio alla sicurezza, siamo già al terzo giorno di immersioni e la camera iperbarica più vicina si trova a oltre 7 ore di distanza.

I minuti passano velocissimi, il sole si alza sull'orizzonte e noi siamo già pronti sulla piattaforma, un ultimo controllo e via in acqua. Iniziata la discesa già da subito ci si rende conto di essere in un "mondo a parte", siamo a sole 50 miglia dalle Isole Similan ma qui lo spettacolo subacqueo è indescrivibile. Branchi di barracuda, carangidi e altri pesci quasi ci impediscono di vedere il fondo nonostante la visibilità, inusuale per questo periodo, sia davvero eccellente. Scendiamo subito verso la parte esterna ad ovest, alcune rocce appoggiate sul fondo delimitano l'ingresso verso una roccia che ha l'aspetto che ricorda un "ferro di cavallo". Subito la prima sorpresa, a -29 metri troviamo un CAVALLUCCIO MARINO GIALLO che sembra voler posare per le nostre foto "macro". Perdiamo un pò di tempo qui e scopriamo con sorpresa che ogni piccolo anfratto di roccia è colonizzato da gamberetti, pipefish e piccoli pesci. Una vera esplosione di vita. Lasciamo il fondo per risalire leggermente ed ecco l'incontro con un bell'esemplare di GIANT FROG FISH messo su uno sperone di roccia esposto alla corrente, questa posizione fa impazzire i fotografi che devono inventarsi di tutto per riprenderlo senza toccare le parete interamente ricoperta di corallo.

Un minuto dopo sentiamo il richiamo della guida, indica il blu, buttiamo l'occhio ed ecco due gigantesche mante che sembrano giocare in mezzo ai branchi di pesce. Nemmeno il tempo di scattare un pò di foto che ecco la sorpresa, la guida ancora una volta richiama la nostra attenzione per indicarci un ORNATE GHOST PIPEFISH.

I minuti passano veloci, ogni istante qualcosa di nuovo da vedere in questo sito completamente ricoperto di corallo dove murene e clownfish sono onnipresenti. Per gli appassionati di "macro" questo è il paradiso, i nudibranchi sono presenti un pò ovunque, basta solo avere un pò di occhio per scovarli in mezzo a questo paradiso di corallo.

Risalendo terminiamo il giro esterno e quindi ci dedichiamo alla parte interna, passiamo in mezzo ad un canale delimitato da due bastioni di roccia ed ecco che proprio sul fondo di questo canale possiamo scorgere alcuni MANTIS SHRIMPS e soprattutto una coppia di bellissimi GAMBERI ARLECCHINO. Il tempo di qualche foto e ci accorgiamo che sono già passati 50 minuti. Risaliamo lentamente verso la superficie in mezzo ai BARRACUDA che disegnano un cerchio sopra di noi. La sosta di sicurezza a 5 metri è tutta una visione, ancora una volta le due mante tornano a salutarci, quasi incuriosite dalle nostre bolle.

Risaliamo lentamente e riemergiamo, mentre il dinghi ci recupera scopriamo che non siamo più soli, nella prossima immersione avremo compagnia, sono arrivate altre due barche che portano subacquei nel paradiso.

Anche la seconda immersione ci rivelerà quanta bellezza c'è in questo sito molto amato anche dal famoso Jaques Custeau.

Nel primo pomeriggio la barca riprende la rotta verso sud, si torna a Koh Tachai per le altre due immersioni della giornata, unico rammarico non aver visto lo squalo balena, sarà per un'altra volta che di certo non mancherà, Richelieu Rock è un posto in cui si ritorna.